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“Come fuoco che lambisce l’aria
E si estende sotto gli occhi attoniti di tutti
Lei tacque, ignorando i fremiti crescenti dell’altra.”

Amo rincorrere l’identità indefinibile dell’opera, per incontrare nell’atto dell’inseguimento la condizione essenziale del mistero, dove pathos e poesia ne coniugano il divenire.

Silvano Rubino

In concomitanza con The Venice Glass Week 2017, il Caffè Florian ospita dal 10 settembre al 10 ottobre un lavoro del Maestro vetraio Silvano Rubino dal titolo “Identità Sospese”

Silvano Rubino e la sua personale tradizione del l’arte vetraria

 

Silvano Rubino è un artista veneziano che recupera e reinterpreta in maniera splendida la tradizione antichissima dell’arte del vetro dell’isola di Murano.
Fare arte con il vetro, in special modo con quello muranese, che deriva da una millenaria tradizione, non è facile. Le difficoltà sono in agguato: i costi della fornace, il maestro che ti segue nel lavoro, gli incidenti di percorso, tutto sembrerebbe indurti a servirti di altre materie per esprimerti. Silvano Rubino ha scelto ormai da molti anni questa strada difficile. Se lo conosci e lo frequenti, ti rendi conto che è un artista vero, uno che ha preso alla lettera il detto epicureo “vivi nascosto”. Non è certo uno che ama mostrarsi, vuole che le sue installazioni fatte in vetro, e non solo, parlino al posto suo. Silvano Rubino usa l’inimitabile vetro di Murano per dare materialità, a volte inafferrabile, al suo pensiero.

identità sospese dettaglio 2 diametro neon cm. 30 identità sospese dettaglio 1 Silvano Rubino

Le opere del maestro vetraio Silvano Rubino in esposizione presso il Caffè Florian

 

Silvano Rubino ritorna al Caffè Florian con una nuova installazione, curata dal Direttore Artistico Stefano Stipitivich, un insieme scultoreo dal titolo Identità Sospese, in mostra nella Sala delle Stagioni.
L’artista rincorre l’identità̀dell’opera, che per lui è indefinibile, per affermare quella parte di mistero da essa generato. Ne nasce una composizione dai mille significati, che sembra prendere ancora più forza all’interno di un Caffè dalle mille storie, spesso ancora da narrare.
Le opere di Rubino sono dominate da una ricerca dell’essenzialità dei materiali, dal superamento della tradizione e dal rigore linguistico. Esse trattengono ciò che le attraversa, che “sta nel mezzo”.
Il suo lavoro ha una natura più ambigua, meno evidente e più intrigante.

Identitá sospese_OPERA

Silvano Rubino, IDENTITA’ SOSPESE, Installazione, Vetro opalino bianco a cera persa, vetro borosilicato, neon azzurro (cm. 125 x 25 h.)

Il legame tra Silvano Rubino e il Caffè Florian è di lunga data. La prima collaborazione risale al 2007 e l’installazione presentava splendidi vasi molati che formavano un unicum armonico, quasi una poesia visiva, nella Sala delle Stagioni. C’era anche, nella Sala del Senato una bianca colonna composita di vetro con segmenti arancioni, un omaggio alla “colonna infinita” di Brancusi: sembrava, pur nella sua modernità, essere sempre stata lì.

Silvano Rubino_vasi Stagioni Silvano Rubino_vasi Liberty_1
Silvano Rubino_vaso Liberty_2 Silvano Rubino_Totem

Dalla creatività di Silvano Rubino nascono anche i bicchieri artistici “Gli Impossibili”, una coppia – LUI e LEI – di pezzi di design in vetro Pirex soffiato a lume. Li distingue il gambo, sinuoso nella versione LEI e caratterizzato dall’utilizzo della filigrana.
Perché chiamarli “Gli Impossibili”? Perché la sfida è riuscire a utilizzarli per poter bere.

GLI IMPOSSIBILI_DESIGN GLASS BY Silvano Rubino

Silvano Rubino nasce a Venezia nel 1952, dove vive e lavora. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha lavorato negli anni Ottanta nella progettazione di scenografie e costumi per il teatro-danza, che gli ha permesso di sviluppare una particolare sensibilità verso l’utilizzo dello spazio come contenitore di accadimenti. Durante la sua attività ha sperimentando media diversi come la pittura, l’installazione, il video, la fotografia. In effetti, Rubino, segue una ricerca volta all’interazione con lo spazio, determinando una stretta relazione tra la dimensione fisica del luogo e l’individuo, di conseguenza, per ogni specifico progetto, la scelta del linguaggio risulta essere fondamentale.
Nelle opere di Rubino l’utilizzo del vetro è frequente, insieme a materiali quali l’acciaio e il marmo, a volte la scelta ricade sul vetro di Murano, altre sul vetro industriale o il vetro borosilicato.

Silvano Rubino_foto 1 Silvano Rubino_foto 2

The Venice Glass Week, il festival che Venezia dedica all’arte della lavorazione del vetro

 

“The Venice Glass Week” è un’iniziativa che ha per fine la valorizzazione dell’arte vetraria in Italia e nel mondo, con particolare riguardo all’arte vetraria veneziana e muranese, attraverso attività quali mostre, convegni, seminari, scuole, proiezioni, e altre manifestazioni aventi come filo conduttore il vetro artistico.
Il Caffè Florian ha scelto di celebrare la prima edizione di The Venice Glass Week 2017 con un artista come Silvano Rubino, col quale ha una collaborazione di lunga data.
Il Florian, infatti, nella sua azione di promozione dei linguaggi artistici contemporanei, ha negli anni dedicato molto spazio a maestri i cui esiti creativi sono frutto di una profonda esplorazione e confronto con la materia ancestrale rappresentata dalla lavorazione del vetro, fusione alchemica di sabbia e fuoco. Hanno esposto le loro opere al Florian: Cristiano Bianchin, Yoichi Ohira, Toots Zinsky, Richard Marquis, Massimo Nordio, Michele Burato, Maria Grazia Rosin, Mario e Antonio Dei Rossi, Fabio Fornasier, Lucio Bubacco e Davide Salvadore.

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“VERO. Murrine Contemporanee” di ANTONIO DEI ROSSI

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