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L’arte vetraria a Venezia e il ruolo di Murano e Mestre nella lavorazione del vetro

 

 

Venezia è fatta della stessa sostanza del vetro: quintessenza della sua laboriosità, della sua fragilità e della capacità di raggiungere l’eccellenza, il vetro di Murano rappresenta la città nel mondo.

Un pugno di sabbia, silice, soda, materie antiche che si fanno plasmare con l’energia del fuoco e tanto duro lavoro dei maestri vetrai.

La Venice Glass Week celebra e sostiene “l’arte del fuoco” attraverso i maestri che hanno reso tale l’arte della lavorazione del vetro.

 

 

La settima edizione è in programma dal 9 al 17 settembre 2023 a Venezia, Murano e Mestre.

 

 

I partecipanti spaziano da artisti e maestri vetrai a prestigiosi musei e istituzioni, collezionisti privati, fornaci storiche, studi di design all’avanguardia, scuole d’arte innovative, autori e designer emergenti o illustri.

Una vivace miscellanea di esperienze artistiche che l’evento vuole celebrare.

La millenaria tradizione veneziana, questo atto magico di trasformare un pugno di sabbia in prezioso vetro, forgiato dal fuoco, dal soffio che modella e fa vibrare i colori, è oggi valorizzata come altissima espressione artistica, simbolo dell’eccellenza italiana.

Il Caffè Florian ospita la mostra delle opere del maestro vetraio Davide Salvadore

 

 

Il Caffè Florian, genius loci di fermenti innovativi e artistici della città, ha sempre avuto una particolare sensibilità e attenzione verso l’arte e il design come testimoniano le collezioni permanenti e i souvenir d’autore. Nelle passate edizioni legate all’arte del vetro ha ospitato, per citarne solo alcuni, Silvano Rubino, Lucio Bubacco, Massimo Nordio, i Dei Rossi (padre e figlio), Fabio Fornasier, Ercole Moretti e artisti internazionali come Richard Marquis, Yoichi Ohira, Toots Zinsky, Oskar Kogoj.

In occasione della Venice Glass Week 2023 ospita le opere del maestro vetraio Davide Salvadore.

A cura del Direttore Artistico del Caffè Florian Stefano Stipitivich, la mostra “Il Vetro si fa Musica” si terrà dal 9 settembre al 15 ottobre nella Sala delle Stagioni.

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Le sue sculture di vetro sono espressione di un approccio musicale alla materia, pulsano di un ritmo endemico, trasmettono una visione della vita che ha i colori caldi e vividi dell’Africa. Tra design e pura artigianalità, dalle sue opere traspira la fatica del gesto artistico e la bellezza eterea della luce del vetro.

Il vetro si fa musica e porta al Florian la gioia dei colori e degli strumenti musicali che parlano di antiche sensibilità e nuove visioni nell’arte.

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Davide Salvadore: L’eredità di una tradizione di maestri vetrai a Murano

 

Discendente da una famiglia che lavora il vetro dal XVII secolo, conosce tutte le fasi della lavorazione del vetro per aver imparato il mestiere sin da piccolo: dall’allestimento di una fornace all’allestimento di una mostra d’arte.
Davide Salvadore ha cominciato con il produrre a lume delle perle di vetro presso il laboratorio di gioielleria della madre, Anna Mantoan. Questo gli ha dato l‘occasione di lavorare anche con marchi di moda e design come Roberta Di Camerino, Yves Saint Laurent, Christian Dior, Swatch.

Nel 2012, ha fondato “studiosalvadore”, dove si fa affiancare dai figli Mattia e Marco.
Nel suo studio, il ruolo di Davide Salvadore è quello di mastro vetraio alle fornaci, allestite da lui stesso, una combinazione di lavoro in fornace e lavoro a lume.

Il risultato è stato subito notato e col tempo Salvadore ha stretto collaborazioni con altri nomi di Murano – Nason & Moretti, Vincenzo Nason, La Murrina – e con l’Istituto d’Arte di Venezia, oltre che con designer come Andrea Anastasio, Giorgio Vigna, Florys Meydam, Frank Borst, Massimo Nordio.

È membro fondatore del “Centro Studio Vetro” a Murano, un’organizzazione senza fini di lucro fondata nel 1997 per promuovere e far crescere l’arte e la cultura del vetro in Italia e all’estero.

Le sue opere fanno parte di collezioni e mostre internazionali.

Il suo occhio per il design e la sua padronanza di sofisticate tecniche di lavorazione del vetro lo rendono un artista assolutamente unico nel panorama dell’arte vetraia.

 

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Venezia, crocevia di popoli e conoscenze, è l’erede di una tecnica antichissima che ha saputo trasformare in Arte.

L’utilizzo del vetro è antichissimo e risale addirittura al terzo millennio avanti Cristo. Dall’arte fenicia, attraverso quella egiziana, fino a quella romana e bizantina, Venezia eredita un continuo scambio osmotico culturale e artistico che la arricchisce di bellezza e di strumenti per realizzarla.

I vetrai veneziani impararono l’uso del vetro sodico dagli orientali: una composizione chimica che si prestava alle lavorazioni a caldo. Vi si distinsero per gusto estetico e per  innovazioni tecniche legate all’uso rivoluzionario di più colorazioni arricchendo la composizione chimica di metalli preziosi.

Oggetti in vetro risalenti al VII e VIII secolo sono stati rinvenuti sull’isola di Torcello, prima tappa per i popoli in fuga dalle invasioni barbariche dell’alto Adriatico, a testimonianza dell’esistenza di una produzione vetraia.

 

Dal XIII secolo, con lo “Statuto capitolare di Venezia” si decise per legge di concentrare la produzione sull’isola di Murano. Il rischio di incendi nelle fornaci era altissimo e si voleva preservare Venezia da incidenti che l’avrebbero devastata.

Questo isolamento permise anche di custodire gelosamente i segreti del mestiere: ricette e metodi che resero l’isola un polo industriale del vetro di lusso in Europa nel XV e XVI secolo.
A tutela del patrimonio muranese erano proibiti l’importazione di vetro dall’estero, l’arrivo di maestri da fuori e soprattutto l’uscita dei maestri dalla Repubblica di Venezia. Pena la prigionia dei propri familiari o addirittura la morte!

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Venice Glass Week
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Nel 1441 venne redatto uno statuto di corporazione, “Mariegola dell’Arte dei verieri de Muran”, in cui si disciplinavano tutte le fasi dell’attività, dalla fabbricazione alla vendita del prodotto.

Per un’isola costretta ad importare tutte le materie prime come il silicio vetrificante, la soda fondente e persino la legna per alimentare le fornaci, il vero punto di forza è da sempre stato il fattore umano: il capitale di maestria e artigianalità che ha reso un piccolo centro della laguna il fulcro di una produzione artistica ineguagliata per secoli.

Dopo la fine della Repubblica di San Marco nel 1797, la rinascita dell’artigianato del vetro avvenne nella seconda metà del XIX secolo e le vetrerie che nacquero elaborarono tecniche ancor oggi in uso portando la produzione ad un più alto livello, dando vita alla vetreria contemporanea e di design.

Le necessità legate a questa nuova svolta artistica hanno portato molti nomi famosi del settore a privilegiare la terraferma e Mestre come base per la produzione e la distribuzione logistica.

Il programma del festival Venice Glass Week e gli eventi

 

Il Venice Glass Week è il festival internazionale, nato nel 2017, che la città di Venezia dedica all’arte vetraria, attività artistica ed economica per la quale la città lagunare è conosciuta in tutto il mondo da oltre 1.000 anni.

La settima edizione del festival si terrà dal 9 al 17 settembre 2023.

The Venice Glass Week è promosso e organizzato da Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Le Stanze del Vetro – Fondazione Giorgio Cini, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Consorzio Promovetro Murano.

Per ulteriori informazioni, visitare The Venice Glass Week

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