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La storia del Festival del Cinema di Venezia, il suo significato culturale e il legame con la città

 

Ciak, si gira!!!

Venezia si prepara ad accendere i riflettori sul Festival del Cinema 2023

Ottantesima edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica che si svolgerà dal 30 agosto al 9 settembre.

Il manifesto di Venezia 80, ideato da Lorenzo Mattotti, si ispira alla narrazione ‘on the road’. Un’automobile targata “80” immersa in un paesaggio pieno di colore. Inizia un viaggio straordinario perché questo sa fare il Cinema: ci permette di vivere vite che non sono nostre, allargare gli orizzonti e viaggiare rimanendo fermi.

E allora…Ciak, si parte!!!

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Il Leone, nelle sue varie declinazioni iconografiche, è il simbolo del premio attribuito ai vincitori della Mostra Internazionale d'arte cinematografica. Viene realizzato da una storica 'bottega' di timbri e trofei nel centro storico di Venezia

La prima edizione, denominata “Esposizione Internazionale d’arte cinematografica”, si svolse dal 6 al 21 agosto 1932 presso l’Hotel Excelsior al Lido di Venezia. Il primo film presentato fu Il dottor Jekyll e Mr Hyde di Rouben Mamoulian.

Tra i film proiettati molti i titoli che hanno fatto la storia del cinema, come “Frankenstein” di James Whale o “Proibito” di Frank Capra, per citarne solo alcuni.

Oltre venticinquemila gli spettatori che vi assistettero.

Alla mostra presero parte alcuni dei divi dell’epoca come Greta Garbo, Clark Gable, Joan Crawford e il nostro Vittorio De Sica.

Alla proiezione dei film seguì un ballo sulla terrazza del noto Hotel: indiscrezioni, pettegolezzi, moda e scandali più o meno voluti, alimentarono per giorni le cronache dei giornali.

 

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L’atmosfera al Caffè Florian si tinge di set cinematografico ogni volta che viene scelto come ambientazione storica, poiché i suoi arredi della seconda metà dell’800 sono rimasti esattamente quelli originali, integri grazie alla costante cura e agli attenti restauri. Riconosciamo la Sala delle Stagioni nel film “Effie Gray” girato nel 2014, diretto da Richard Laxton e interpretato da Dakota Fanning.

 

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È profondo il legame tra Venezia e il Cinema. È lunghissima la lista dei film che sono stati girati nella città lagunare poiché rappresenta per sua naturale morfologia il luogo perfetto per evocare tutta la gamma di “sentimenti che circondano i fatti della vita”. Venezia è la prova della resilienza umana che diventa arte: sospesa con i suoi marmi  tra acqua e cielo e diventa un palcoscenico perfetto.

Vive nel ricordo di più generazioni l’incontro tra i tavolini del Caffè Florian di Jane (Katharine Hepburn) e Renato (Rossano Brazzi) nel film del 1955 “Tempo d’estate”.

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La bellezza e l’unicità della galleria del Caffè Florian è immortalata nel film “Il talento di Mr. Ripley”, thriller del 1999 con Matt Damon, Gwyneth Paltrow, James Rebhorn (nella foto) e Jude Law.

 

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Venezia accoglie star internazionali sul tappeto rosso davanti al Palazzo del Cinema. Appuntamento annuale imperdibile per tutti i cinefili del mondo

La “Settima Arte” sfila sul red carpet al Palazzo del Cinema sull’isola del Lido di Venezia.

Nata nel 1932 da un’idea dell’allora presidente della Biennale di Venezia, il conte Giuseppe Volpi, segnò una svolta epocale da un punto di vista culturale. La creazione di questa manifestazione rappresentava la presa di coscienza del fatto che il Cinema stava diventando Arte. Dopo la poesia, la pittura, la scultura, la musica, la danza e l’architettura, il Cinema entrava nel novero delle Arti.

Settima arte, così la definì il critico d’arte e regista Ricciotto Canudo (1877 – 1923) che ne colse sul nascere il valore di summa delle arti tradizionali. Un’arte completa che utilizza la tecnologia e la creatività per comunicare messaggi e emozioni al pubblico attraverso l’uso di immagini in movimento, suoni e narrazioni.

«L’arte non è la rappresentazione dei fatti reali, è l’evocazione dei sentimenti che avvolgono i fatti»

(Ricciotto Canudo)

Venezia diventava la sede perfetta per una kermesse che riuniva produttori, sceneggiatori, registi e attori di tutto il mondo, quindi era catapultata sotto le luci della ribalta e attraeva il jet-set internazionale. A seconda delle edizioni, la presenza alla competizione di paesi stranieri variava, e questo ci permette oggi di osservare ‘in fotogrammi’ l’evoluzione dell’equilibrio geopolitico nel mondo dagli anni ’30 ad oggi.

Negli anni ’50 crebbe anche una nuova consapevolezza: Venezia poteva imporsi sulla scena dell’arte cinematografica mondiale dando un taglio più attento ai contenuti di spessore e all’aspetto culturale nella selezione dei film da ammettere alla competizione.

Una riuscitissima sintesi tra l’altissimo valore artistico delle opere presentate e un’atmosfera glamour che si estende dal Lido a tutta la città, con una eco importante nel mondo della produzione cinematografica.

 

Cerimonia di apertura e programma degli eventi

 

Presentato il programma di questa ottantesima edizione sul sito del Biennale e sui social media da Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia e Alberto Barbera, Direttore Artistico del Settore Cinema.

 

Il Festival è organizzato in varie sezioni:

 

“Venezia 80 Concorso” (tra cui “Maestro” su Leonard Bernstein, di e con Bradley Cooper, “Priscilla” di Sofia Coppola, “Ferrari” di Michael Mann)
“Fuori Concorso” (tra gli altri “The Palace” di Roman Poloanski, “Coupe de Chance” di Woody Allen)
“Orizzonti”
“Venezia Classici”
“Venezia Immersive” (Venezia è stato uno dei primi festival di cinema al mondo a manifestare interesse per la Virtual Reality).

La necessità di adattarsi allo sciopero degli sceneggiatori e degli attori negli Stati Uniti ha portato ad un fuori programma: il film d’apertura inizialmente annunciato – Challengers, di Luca Guadagnino con protagonista Zendaya – è stato ritirato.

Ad aprire la Mostra ci sarà dunque ora Comandante, di Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino.

La serata di Preapertura di martedì 29 agosto sarà dedicata all’attrice Gina Lollobrigida, scomparsa da poco. Saranno proiettati due film che rientrano nel programma di Venezia Classici, progetto di recupero e restauro di film che hanno fatto la storia del cinema.

Il prestigioso Leone d’Oro alla carriera sarà consegnato alla regista Liliana Cavani.

Tante le proiezioni nelle varie sale in cui è possibile prenotare i biglietti. Tante le interviste e le occasioni per incontrare i protagonisti delle pellicole in concorso.

La presenza di celebrità e personalità del mondo del cinema è garantita, così come gli incontri speciali e inaspettati in una Venezia brulicante. Il Lido è un microcosmo in cui il mondo del cinema è di casa.

Tra conferenze, premiazioni e un pizzico di glamour, sarà comunque Venezia la protagonista assoluta.

Ospiti di rilievo e celebrità attese alla Mostra del Cinema di Venezia 2023

 

Madrina dell’80° edizione della Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia sarà l’attrice e modella Caterina Murino.

Sarà lei a condurre la serata di inaugurazione del festival che avrà luogo nella Sala Grande del Lido di Venezia il 30 Agosto e la serata di chiusura del 9 Settembre durante la quale si assegneranno i premi ufficiali di questa edizione.

Ringraziando Alberto Barbera e la Biennale di Venezia per l’onore del ruolo ha dichiarato:

Essere la madrina dell’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia é un immenso onore e una grande responsabilità e mi impegnerò con tutta me stessa per esserne all’altezza. In tutti questi anni ho cercato di rappresentare l’Italia nel mondo. Ora ritorno finalmente a casa sul palco più internazionale e prestigioso che la cultura italiana possiede.

Celebrità al Florian

 

Cuore pulsante della città, il Caffè Florian è sempre stata una tappa obbligata anche per personaggi famosi del cinema.

Chi sa cogliere il senso del bello e dell’unicità ama venire a sedersi al Caffè per “lasciarsi vivere”, per ritagliarsi una parentesi di calma e privacy all’interno di un luogo storico che ancora cavalca l’onda del successo.

Si raccolgono da sempre le firme e i commenti dei celebri visitatori nel nostro ‘albo d’oro‘, custodito gelosamente nei nostri archivi.

Charlie Chaplin , Clarke Gable, Max Von Sydow, Michael Caine, Salma Hayek e Clint Eastwood che con uno sguardo veramente incantato ha visitato curioso le Sale del Florian.

Sono testimonianze dal valore inestimabile. I divanetti rossi del Florian hanno ospitato immensi talenti di ogni tempo.

 

 

 

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Clark Gable
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Ernest Borgnine
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PAUL NEWMAN
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Max Von Sydow - Copia
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